La “prova del fuoco” del sistema di serraggio
Bunorm di Aarwangen, nel Cantone svizzero di Berna, è specializzata nella lavorazione di grandi componenti di macchine. Scelta da Erowa come cliente di riferimento per testare i propri prodotti, attualmente la società sta mettendo alla prova il nuovo sistema di serraggio Erowa Heavy PowerChuck (HPC), con risultati più che positivi.
di Sara Rota
Fondata nel 1965, la società Bunorm (con sede ad Aarwangen, nel Cantone svizzero di Berna) è specializzata nella lavorazione di grandi componenti di macchine, oltre che di unità complesse e di piccole serie, con la possibilità di lavorare elementi di dimensioni fino a 18.000 mm e peso fino a 75 t. L’azienda a conduzione familiare, completa di una certificazione ISO 9001, dispone anche di un proprio reparto di engineering per la progettazione di macchine speciali. Completa di un grande parco macchine, un reparto di montaggio e un’officina di saldatura robotizzata (certificata ISO 3824-2), Bunorm conta su un portafoglio clienti internazionale. Oggi la società ha un organico di settantasei dipendenti, tra cui nove in formazione.
Bunorm è stata scelta da Erowa per testare i propri prodotti. L’obiettivo che Erowa persegue ormai da diverso tempo è quello di realizzare un sistema di serraggio per componenti di peso e dimensioni importanti. Per comprendere meglio le aspettative della clientela e le peculiarità di questo tipo di componentistica, già nel 2015 Erowa si era rivolta alla società Bunorm chiedendole quali fossero gli aspetti importanti di cui tenere conto nel serraggio di componenti pesanti e quale fosse il modo migliore di serrare pezzi di grandi dimensioni. “Bunorm ha risposto con input davvero preziosi, contribuendo in maniera rilevante allo sviluppo dell’HPC, in particolare da quando nel 2016 è stato deciso di realizzare e testare un sistema configurato sulle specifiche esigenze di quell’azienda”, ricorda Benjamin Wagner, Product Manager di Erowa.
Una soluzione ottimizzata
Il sistema è in funzione dal gennaio 2018. Su una piastra di base sono montati quattro moduli di serraggio HPC. Su questi viene poi posizionato mediante una gru un pallet magnetico, che a sua volta provvede a serrare magneticamente il pezzo. A tal fine il pallet è dotato di 132 espansioni polari mobili, che garantiscono una planarità dell’appoggio ottimale. Il pezzo così fissato può essere quindi lavorato contemporaneamente fino a 5 lati, utilizzando una macchina a portale.
“Per la macchina operatrice disponiamo di due pallet di questo tipo”, ha commentato il Responsabile di progetto della Bunorm, Stefan Gygax. “In questo modo si migliora la flessibilità e si accorciano i tempi morti, perché mentre un pallet è in lavorazione si può già allestire il secondo”.
Importante è anche il fatto che il sistema dispone di un controllo “aperto”: in altre parole il quadro di comando ti dice se i moduli di serraggio sono in posizione “aperta” o “chiusa”, evitando che si possa tentare di sollevare il pallet quando è in posizione chiusa, danneggiando in questo modo il macchinario. Bunorm dispone poi di una seconda unità di serraggio HPC, destinata ad operare in un centro di tornitura e fresatura. Su questa macchina si possono lavorare pezzi di dimensioni fino a 1.600 mm.
L’intero handling è stato notevolmente semplificato
Stefan Gygax sottolinea però anche altri vantaggi del progetto: “L’intero handling è stato notevolmente semplificato. Grazie agli attacchi di precentraggio il pallet viene allestito correttamente sin dall’inizio, e non è più possibile commettere degli errori. Rimane invariato il punto zero, come pure il posizionamento reciproco dei moduli di serraggio, il che naturalmente favorisce la precisione di ripetibilità”, racconta. “Al cambio pallet può provvedere un solo operatore, e i tempi di riattrezzaggio si sono ridotti in modo eclatante. In precedenza, sulle piastre magnetiche dovevamo preventivare da una a due ore di lavoro, mentre ora ci bastano anche soli cinque minuti”, ha commentato soddisfatto.
Il nuovo sistema di serraggio viene utilizzato per la finitura di strutture in alluminio e per la lavorazione di piastre in acciaio per incisioni a caldo di peso fino a 1.500 kg. “Il sistema di serraggio funziona in maniera eccellente anche con pezzi di questo peso”, ha aggiunto Gygax: “Non c’è alcuna differenza rispetto al serraggio direttamente sulla tavola macchina”.
Stefan Gygax si dice pienamente soddisfatto della collaborazione con Erowa: “Lavorando a stretto contatto con Erowa siamo riusciti senza difficoltà a configurare il sistema di serraggio Heavy PowerChuck nella nostra produzione, contribuendo al suo ulteriore sviluppo”, afferma. Le filosofie delle due aziende sono assai simili; Erowa è innovativa e pensa alle soluzioni. “Questo test è stato veramente una storia di successo, e di certo ci ricorderemo di Erowa anche per i nostri progetti futuri”, conclude.