Un volano di tecnologie sotto il cielo di Düsseldorf
Per la sua 21esima edizione, in programma a Düsseldorf dal 10 al 13 marzo, Metav si trasferirà nei nuovi padiglioni del complesso fieristico così da garantire una superficie espositiva superiore. Per quest’anno sono attesi circa 450 espositori e un incremento del 10% dei visitatori.
di Laura Alberelli
Nel 2020 Metav festeggia un importante anniversario. La fiera internazionale con cadenza biennale dedicata alle tecniche di produzione e automazione organizzata da Messe Düsseldorf in collaborazione con VDW (associazione tedesca dei costruttori di macchine utensili) celebra quest’anno i suoi primi quarant’anni (la prima edizione di Metav risale infatti al 1980). “Si tratta di un traguardo ragguardevole, una sorta di giubileo, che festeggeremo con una 21esima edizione ricca di novità e appuntamenti imperdibili per tutti coloro che decideranno di visitare la fiera”, ha commentato Martin Göbel, Project Director Exhibitions presso VDW in occasione della conferenza stampa organizzata da Honegger (rappresentante dell’ente fiera Messe Düsseldorf in Italia) che si è tenuta nella splendida cornice dell’Hotel Bvlgari di Milano. “Due sono le principali novità dell’edizione di quest’anno. Per cominciare la fiera si trasferirà nei nuovi padiglioni del complesso fieristico. Il nuovo padiglione 1, che ha una superficie superiore rispetto alla somma dei vecchi padiglioni 1 e 2, e i padiglioni 4, 5 e 7a saranno dunque integrati nella nuova costellazione Metav. In questo modo, l’ingresso nord e l’ingresso sud, di nuova concezione, sono in grado di offrire una guida ottimale per i visitatori. Inoltre i padiglioni saranno completamente riprogettati.
La seconda novità di rilievo di Metav 2020 riguarda la durata della fiera: sulla base della richiesta proveniente dagli stessi espositori, dai cinque giorni si è scesi ai quattro, omologandoci di fatto alla durata di altre manifestazioni di settore”.
Alla ribalta la catena di creazione del valore
Come per ogni edizione, anche quest’anno i riflettori saranno puntati sull’intera catena di creazione del valore. I temi classici della lavorazione dei metalli, come le macchine utensili, i sistemi di produzione, gli strumenti di precisione, la fusione automatizzata, l’informatizzazione della produzione, l’elettronica industriale e gli accessori, saranno nuovamente le categorie merceologiche di maggior spicco della fiera, che rappresentano il “cuore” della manifestazione intrinsecamente collegato alle Aree tematiche specializzate (istituite con successo nelle edizioni precedenti) dedicate alla qualità, alla produzione additiva, allo stampaggio e al medicale. Oltre a rappresentare un volano di tecnologie, Metav intende diventare un punto informativo per l’Industria 4.0 nel comparto della produzione. Per l’edizione di quest’anno è stato organizzato un parco tematico dal titolo “Digitalizzazione e automazione” che ha lo scopo di fornire una panoramica quanto più completa sulle soluzioni di maggior interesse in un’ottica 4.0 e sui progetti effettivamente implementati. Inoltre il forum specialistico offre ai visitatori l’opportunità di scoprire soluzioni, visioni e obiettivi, oltre che di parlare con gli esperti. Il parco a tema è organizzato da Konradin Verlag in cooperazione con il VDW. Analogamente a quanto visto durante la scorsa edizione della EMO, anche in occasione di Metav 2020 è prevista una vetrina umati in formato ridotto con dimostrazioni dal vivo con macchine collegate in rete e sistemi software. L’obiettivo è quello di dimostrare come sia possibile scambiare dati in modo facile, veloce e semplice tramite l’interfaccia umati. Lo stand informativo centrale umati sarà accompagnato da uno stand comune con i partner umati e da tavole rotonde con il motto “Incontra gli esperti”.
Incontri di approfondimento su temi di grande attualità
Oltre alla proposta espositiva, gli organizzatori di Metav hanno previsto alcuni incontri di approfondimento su temi di grande attualità in modo da favorire lo scambio di conoscenze tra tutti gli attori coinvolti. Il 10 marzo (ovvero il primo giorno di fiera) Metav ospiterà due eventi: un incontro commerciale tedesco-olandese (negli ultimi anni, il 10% dei circa 30.000 visitatori di Metav proviene dall’estero e in particolare dai Paesi Bassi) e una giornata formativa VDW sulla sicurezza delle macchine utensili. Per l’11 marzo invece VDW (insieme a VDMA) ha organizzato un congresso sulla sicurezza informatica, incentrato sulla questione della disponibilità e della sicurezza dei dati. Sempre durante la stessa giornata, si svolgerà il Forum “Portautensili e Lavorazioni – Soluzioni per i Megatrend”.
Il 12 marzo si svolgerà invece per la prima volta a Düsseldorf (dopo dodici anni di incontri a Böblingen) il Forum Innovazione mav. Le conferenze saranno integrate da una mostra di accompagnamento e da numerose opportunità di networking.
Una fiera dal respiro internazionale
In questi quarant’anni, Metav è diventata una fiera dalla connotazione internazionale, con espositori provenienti da oltre 20 Paesi e con un decimo di visitatori provenienti dai paesi esteri. Secondo i dati di consuntivo commentati da Kirstin Deutelmoser, Global Head & Director presso Messe Düsseldorf, anch’essa presente alla conferenza stampa di presentazione di Metav a Milano “una parte consistente dei circa 27.000 visitatori professionali di Metav proviene da un raggio di circa 300 km. Questo comprende la Germania settentrionale, l’Assia, la Renania-Palatinato, il Belgio e i Paesi Bassi. Ma anche l’Austria e la Svizzera sono tra le nazioni con il maggior numero di visitatori. Nel bacino di utenza più immediato, gli espositori possono trovare oltre 12.000 aziende. Nel 2018 abbiamo registrato la presenza di circa 560 aziende provenienti da 24 paesi, in rappresentanza di svariati settori come produzione e lavorazione dei metalli, elettronica ed elettrotecnica, ingegneria meccanica e industria automobilistica. Le aziende presenti nel bacino d’utenza contano 1,6 milioni di dipendenti e un fatturato di circa 515 miliardi di euro. Una segnalazione a parte merita l’Italia, il partner commerciale più importante per la Germania, presente a Metav sia da un punto di vista espositivo sia di visitatori”.
“L’Italia e la Germania sono da tempo ottimi partner nel settore delle macchine utensili”, sottolinea Göbel. “Con una quota del 30%, nel 2018 la Germania è stata il più importante fornitore di macchine utensili per l’Italia, ben prima del Belgio. La Germania è stato anche il mercato più importante per i costruttori italiani, davanti a Stati Uniti e Cina. Tra il 2015 e il 2018, le esportazioni tedesche verso l’Italia hanno registrato un’importante crescita, fino a superare – nel 2018 – di oltre un terzo il volume del 2015, con 596 milioni di euro. Nei primi sei mesi del 2019, tuttavia, hanno perso terreno con un calo del 22%. Nello stesso periodo sono aumentate complessivamente anche le importazioni tedesche dall’Italia, seppure con fluttuazioni al rialzo e al ribasso. Nel 2018 sono state un decimo in più rispetto al 2015, attestandosi a circa 321 milioni di euro. Nella prima metà del 2019 si è segnalata una piccola riduzione dell’1%. Per questi motivi, Metav 2020 è di pari interesse per i produttori italiani e i visitatori professionali di tutti i settori trasversali. In questa vetrina possono cogliere l’opportunità di rilanciare il proprio business o di effettuare valide preparazioni per future decisioni di investimento”.
Regna un clima di grande incertezza
Benché la situazione economica generale sia piuttosto complessa, gli organizzatori di Metav sono particolarmente fiduciosi. “Dopo otto anni di costante espansione del settore internazionale delle macchine utensili, la domanda globale di beni strumentali si è raffreddata significativamente dal quarto trimestre del 2018. Un andamento di questo tipo era però prevedibile”, ha spiegato Göbel. “L’economia globale si è notevolmente indebolita. Le distorsioni della politica economica, in particolare la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, agiscono come acceleratori. Il crescente protezionismo a tutti i livelli si ripercuote sul commercio mondiale e, peggio ancora, sulle catene logistiche internazionali. Infine, il cambiamento strutturale dell’industria automobilistica verso nuove tecnologie di propulsione sta causando ulteriori problemi. Non è ancora chiaro quale sia il ritmo di sviluppo e quali tecnologie saranno utilizzate in futuro e in che misura. L’intero scenario sta causando incertezza nel settore a livello mondiale. Le imprese sono diventate molto caute e rinviano sempre più spesso i propri investimenti. Di conseguenza, nei primi sei mesi del 2019 gli ordinativi provenienti dal settore internazionale delle macchine utensili hanno subito un forte calo in tutti i paesi. In particolare in Europa (importante area di attrazione per Metav) gli ordini sono diminuiti del 18%. Gli ordini ricevuti dalla Germania, con la sua forte dipendenza dalle esportazioni, sono diminuiti del 23% nell’agosto del 2019. Il calo interessa sia gli ordini interni sia quelli esteri. Gli ordini provenienti dall’area dell’euro, inferiori del 13% rispetto al livello dell’anno precedente, hanno retto meglio. Per il 2020, Oxford Economics (partner previsionale di VDW) parte dal presupposto che nel migliore dei casi gli sviluppi in Europa si stabilizzeranno. La produzione economica totale dovrebbe crescere dell’1,2%, lo stesso livello del 2019. La produzione industriale dovrebbe aumentare dello 0,8%, dopo lo 0,5% del 2019. Anche l’economia tedesca dovrebbe stabilizzarsi. La produzione industriale, prevista in calo nel 2019, dovrebbe vedere un leggero rimbalzo. Sempre secondo le previsioni, il 2020 vedrà la prosecuzione dei successi riscossi nel 2018 e nel 2019. Tutto ciò influenza in maniera positiva il mercato, e anche noi – in qualità di organizzatori di Metav insieme a Messe Düsseldorf – riponiamo grandi aspettative nell’edizione di quest’anno. Se a metà ottobre avevamo registrato la presenza di 150 espositori, per marzo di quest’anno sono attesi 450 espositori e un incremento del 10% del numero di visitatori rispetto a due anni fa. Gli ingenti investimenti sostenuti per rinnovare e ampliare il nostro complesso fieristico vanno in quella direzione”.
Uno stallo ereditato dalla Germania
A chiudere i lavori è Armando Honegger, CEO di Honegger, che ha commentato brevemente due degli argomenti trattati durante l’incontro: lo stallo del mercato italiano e la diffusione delle tecnologie 4.0. “L’industria italiana è molto legata al comparto automotive e in modo particolare all’industria automobilistica tedesca con cui collabora a stretto contatto ormai da parecchi anni. Lo stallo che sta vivendo l’Italia non nasce nel nostro Paese, ma è una conseguenza della crisi che sta vivendo l’industria tedesca e che finisce per colpirci in maniera indiretta. Per quanto riguarda invece il discorso Industria 4.0 c’è grande interesse per l’argomento, ma purtroppo manca ancora la sufficiente chiarezza. Automazione, controlli, intelligenza artificiale: queste sono le tecnologie del futuro. Per diventare una smart factory però non basta investire in una di queste ma è necessario uno sforzo ulteriore che porti a un cambiamento radicale dei processi. Si tratta di un percorso lungo che richiede un cambiamento anche di tipo culturale, ma sicuramente interessante perché muove l’economia e mette in gioco una miriade di aziende con nuove competenze e nuovi servizi. Oggi più che mai è necessario capire la direzione verso cui si sta andando. Le fiere rappresentano dunque le piattaforme ideali in cui trovare le risposte a molti di questi quesiti”.