Centri multitasking al passo coi tempi
A dispetto del periodo complicato che stiamo attraversando, MCM ha deciso di dare un segnale positivo partecipando alla 32esima edizione della BI-MU. Riflettori puntati sulla serie Clock EVO, storica linea di centri multitasking presente sul mercato da oltre 25 anni e oggetto di un importante restyling in modo da “tenere il passo” con le richieste sempre più sfidanti del mercato.
La presentazione ufficiale della nuova serie Clock EVO, impiegata con successo in diversi ambiti produttivi (come l’automotive, l’aerospace, l’energy, la difesa e la meccanica generale), è cominciata lo scorso mese di ottobre: con uno stand virtuale visitabile all’indirizzo https://expo.mcmspa.it/, con uno stand reale – ovvero lo stand MCM presente in BI-MU e con la possibilità di vedere dal vivo il primo modello della nuova linea presso lo showroom ospitato nello stabilimento dell’azienda a Vigolzone (PC). Si tratta del modello Clock 800 EVO, caratterizzato da un’area di lavoro cubica (con corse lungo gli assi X, Y, Z pari a 800 mm), pallet fino a 500 x 630 mm di dimensione e un’ampia gamma di mandrini con velocità massima da 8.000 a 30.000 giri/min. La linea Clock EVO copre volumi di lavorazione che vanno da 800 mm fino a 1.200 mm (tra 512 dm3 e 1.320 dm3) riuscendo di fatto a coniugare dinamiche elevate, rigidità, precisione e flessibilità.
Grande attenzione al design e all’ergonomia della macchina
La serie Clock EVO comprende tre modelli: Clock EVO 800, 1000 e 1200. Benché si differenzino tra loro per il volume dell’area di lavoro, tutti sono accomunati da ottime caratteristiche dinamiche e meccaniche, oltre alla capacità di mantenere inalterata la geometria nel tempo. La rigidità è estremamente elevata grazie al basamento a doppio piano, alle guide lineari a ricircolo di sfere e all’attenta attività di progettazione con verifica dinamica e statica delle strutture che avviene mediante software FEM. La cinematica della macchina prevede il montante a movimento trasversale (X) e la tavola portapezzo a movimento longitudinale (Z). La struttura in ghisa è composta, come per tutte le macchine MCM, da due blocchi principali (basamento, carro) e dalla colonna dell’asse Y. La posizione inclinata delle guide dell’asse X conferisce elevata rigidità strutturale anche in presenza di sollecitazioni meccaniche importanti. A queste caratteristiche, da sempre presenti nella serie Clock, il recente restyling ha aggiunto una nuova serie di migliorie principalmente legate all’ergonomia, alla funzionalità e all’estetica.
Il design delle nuove Clock prevede l’ottimizzazione e la riduzione dello spazio occupato dalla macchina, necessità sempre più sentita da parte delle aziende. La macchina è stata ripensata nella sua interezza per facilitare e accelerare sia l’installazione che la manutenzione, il tutto finalizzato ad assicurare una riduzione dei tempi di fermo macchina e garantire una maggiore efficienza funzionale. Anche la praticità operativa è stata migliorata in maniera significativa. Zone di comando integrate e nuove pulsantiere ergonomiche con schermo touch conferiscono alle Clock un aspetto moderno e funzionalità avanzate, con un approccio nuovo ai principi di interazione tra uomo e macchina. Riviste anche le carrozzerie e le protezioni esterne per un miglioramento sia da un punto di vista estetico sia dei contenuti pratici. Gli interventi apportati non modificano le doti di flessibilità nelle configurazioni di layout; le macchine restano disponibili in versione “destra” o “sinistra”, con magazzini utensile compatti a tetto o modulari a terra, con capacità sino a 500 posti utensile su macchina singola con sistemi tipo ISO/MAS 40 oppure 50, HSK-A63 oppure A100.
In caso di FMS, la versione Mirror prevede un magazzino modulare condiviso tra due macchine per ottimizzare la gestione degli utensili.
Clock EVO mantiene tutti gli accorgimenti costruttivi che si ritrovano in ogni macchina MCM, come i sistemi di misura diretti assoluti (righe ottiche pressurizzate ed encoder), la termo-simmetria della macchina e una serie di soluzioni che permettono di migliorare le prestazioni anche da un punto di vista delle tempistiche di gestione dei pallet e delle fasi di lavorazione multi-processo (ad esempio, nella fresatura e nella tornitura).
Quattro o cinque assi e multitasking
Con i centri di lavoro orizzontali Clock EVO è possibile effettuare lavorazioni a elevata asportazione o ad alta velocità di taglio, grazie alla disponibilità di un’ampia gamma di mandrini di design MCM (fino a 65 kW e 690 Nm) con precarico dei cuscinetti variabile gestito in automatico dal CNC in base al tipo di lavorazione da effettuare, impostato tramite funzione M nel programma pezzo (ad esempio, sgrossatura o finitura).
Come tutti i centri di lavoro MCM, anche i modelli Clock EVO sono disponibili a 4 o 5 assi e multitasking sui quali è possibile effettuare operazioni di fresatura, tornitura, rettifica e power skiving. La versione multitasking sarà caratterizzata da una nuova tavola rotobasculante dotata di cuscinetto ad alta velocità che consente l’esecuzione di operazioni di tornitura fino a 1.200 giri/min. Se è disponibile l’opzione per l’utilizzo di utensili abrasivi, un sistema ravviva-mola è previsto all’interno dell’area di lavoro. Grazie alla flessibilità di questi modelli, i centri Clock EVO possono essere equipaggiati con la maggior parte dei sistemi di automazione disponibili oggi sul mercato. Ampiamente configurabile e all’avanguardia per quanto riguarda i principi dello smart manufacturing e di Industry 4.0, Clock EVO dispone di una dotazione digitale completa. Sensori, sistema di monitoraggio del carico di potenza assorbita e il nuovo modulo denominato jNode-FR dedicato alla raccolta e all’analisi dei dati direttamente a bordo macchina sono di serie, come richiesto dai più recenti principi della fabbrica digitale. Le macchine sono predisposte per le suite software jFMX e jFRX disponibili su richiesta.
Information Technology: un ruolo chiave
MCM non è quindi solo sinonimo di macchine utensili. Sin dalla sua fondazione, la società piacentina ha infatti riconosciuto l’importanza del ruolo dell’Information Technology come elemento fondamentale per l’integrazione tecnologica, includendolo da subito nella propria offerta. MCE è la divisione IT di MCM che dal 1986 sviluppa una serie di servizi software dedicati alla supervisione della produzione e organizzati nelle suite jFMX.
L’architettura del supervisore jFMX, un’esclusiva MCM, è strutturata su diversi livelli in modo da gestire le crescenti complessità di impianti e di informazioni, fino al possibile coordinamento e alla gestione centralizzata dell’intero workshop.
La sfida nell’ambito del manifatturiero avanzato non è solo legata alla produzione, ma anche all’analisi dei dati. La propensione a esplorare costantemente le novità del mondo della tecnologia e dell’IT per sviluppare soluzioni innovative, abbinata alla facile reperibilità di dispositivi ad alte prestazioni per la registrazione e il trattamento dei dati (Edge Computing), ha sollecitato MCM nell’intraprendere e concretizzare progetti che sfruttano la grande quantità di informazioni presente nei propri sistemi flessibili di produzione. Nella proposta di gestione degli impianti, già ricca di funzionalità di supervisione della produzione a vari livelli, MCM ha infatti introdotto un nuovo sistema di monitoraggio costituito da differenti sensori e dal dispositivo hardware jNODE FR, su cui la società ha implementato in completa autonomia la piattaforma jFRX per la raccolta ad alta frequenza e l’aggregazione dei dati macchina.
Disponibile una nuova serie di servizi
All’interno della macchina i dati provenienti dai diversi componenti e sensori sono tra loro estremamente eterogenei: posizioni, assorbimenti e altri dati degli assi macchina, I/O di PLC, consumi energetici, fenomeni vibratori sia nel dominio del tempo che della frequenza ed altre grandezze che variano a seconda della singola macchina e delle specifiche esigenze del cliente. Tutte queste informazioni, che erano tradizionalmente utilizzate solo per eseguire loop di controllo locali, fluiscono oggi dalle macchine fino a un Cloud server arricchendosi a livello di cella e di officina di nuove informazioni e vanno quindi a formare una base dati il cui contenuto costituisce solide fondamenta per la creazione di nuovi servizi, pensati per migliorare l’esperienza del cliente e la disponibilità della macchina.
In quest’ottica, MCM ha collaborato con clienti chiave per definire servizi molto utili per gli utilizzatori. Ad esempio, è stato sviluppato un sistema per la manutenzione predittiva degli assi e del mandrino che sfrutta il concetto di fingerprint; ogni macchina viene periodicamente sollecitata con un test a vuoto predefinito e un software DataAnalyzer, sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano. L’idea è di ricercare nei dati di consumo energetico, posizione e vibrazione depositati sul Cloud, eventuali anomalie o derive segnalandole alla manutenzione attraverso una specifica applicazione. Il cliente ha inoltre a disposizione lo storico della macchina e può arricchire la propria conoscenza del sistema, che risulta osservato da una nuova prospettiva. MCM sta sviluppando ulteriori servizi, tra questo un servizio dedicato alla manutenzione predittiva che prevede un DataAnalyzer per i sistemi elettro/pneumatici governati da PLC, di cui è in corso la costruzione di un’importante base dati, che registra più di 500 eventi/ora da diverse macchine in lavorazione. Per il monitoraggio di processo, l’acquisizione di dati ad alta frequenza durante la lavorazione meccanica consente di migliorare la conoscenza del processo produttivo e guidare l’utilizzatore nell’ottimizzazione della gestione degli utensili. L’integrazione dei dati del processo di lavorazione con i dati di misura è la chiave per il miglioramento del controllo qualità.