Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare…
All’insegna del motto “Studer Fight Club”, quest’anno l’annuale conferenza stampa di Studer si è tenuta online registrando a sorpresa un numero record di presenze: 120 partecipanti da oltre 30 paesi. Tanti i temi all’ordine del giorno, come la ricetta Studer per superare la crisi generata dal Covid, una gamma di prodotti in crescita e gli investimenti in soluzioni per la digitalizzazione …
Record di partecipanti all’evento digitale di Studer (azienda del gruppo United Grinding) in occasione della sua conferenza stampa annuale. Tenuto conto dei diversi fusi orari, sono state organizzate tre sessioni di lavoro nella stessa giornata in modo da raggiungere un più ampio bacino di utenza, raggiungendo così circa 120 partecipanti da oltre 30 paesi. Riflettori puntati sulle macchine ma, in primis, sullo stato di salute dell’azienda che ha sottolineato con l’occasione come la società e l’intero gruppo di cui fa parte abbiano saputo gestire la crisi generata dall’emergenza Covid con relativa resilienza. Così facendo, hanno dato prova di come “stringendo i pugni e tenendo alta la guardia” (per usare una metafora sportiva) sia possibile combattere e vincere il match per quanto ostica possa sembrare la sfida (non a caso, il motto della conferenza è stato “Studer Fight Club”, perché è proprio nei momenti di difficoltà che lo spirito da combattenti esce fuori). Così Studer (in decisa controtendenza) ha concluso il 2020 in maniera assolutamente positiva, grazie a un’ottima raccolta di ordini all’inizio dell’anno e, soprattutto, a un forte slancio a fine anno. Un trend positivo che si percepisce anche nel 2021, facendo presagire una ripresa economica imminente.
Una crisi da non temere
L’ultimo Motion Meeting di Studer si è tenuto più di un anno fa. All’epoca Studer stava registrando un calo delle vendite dopo avere concluso il terzo miglior anno della propria storia. Già in quel momento, la situazione economica si era indebolita. “Siamo abituati a questo “sali e scendi”, perché l’ingegneria meccanica è notoriamente un settore ciclico e solo chi è in grado di affrontare queste fluttuazioni sopravvive”, ha spiegato Jens Bleher, CEO di Fritz Studer AG. “All’orizzonte si profilava tuttavia un nuovo tipo di minaccia all’economia globale: la pandemia di Coronavirus. La priorità era dunque proteggere i dipendenti e mettere al sicuro l’azienda. Studer ha reagito rapidamente introducendo numerose misure di protezione, riuscendo così a contrastare con successo la pandemia e la recessione e nel complesso la situazione è stata nettamente migliore rispetto alla crisi finanziaria di dieci anni fa. I cali delle vendite sono stati affrontati con il collaudato modello dell’orario di lavoro annualizzato e, dove necessario, con il lavoro ad orario ridotto. Sono stati portati avanti importanti sviluppi e la gamma di prodotti è stata ulteriormente ampliata. Nel 2020 Studer ha investito e continuerà a farlo anche quest’anno. Tutto sommato, pensiamo di essere ben posizionati e questo è un vantaggio decisivo soprattutto nell’attuale ambiente competitivo”.
Il volume totale di ordini è superiore a quello dell’ultima grande crisi del 2009
Anche in un anno come questo, è importante mantenersi positivi. Ad affermarlo è stato Sandro Bottazzo, CSO di Fritz Studer AG. “Grazie all’ottimo afflusso di ordini verso la fine dell’anno scorso, soprattutto dall’Asia e dall’Europa meridionale, ma anche in alcuni casi dall’Europa centrale, Studer ha registrato un volume totale di ordini significativamente superiore a quello dell’ultima grande crisi del 2009. Questo è un dato positivo, in quanto il calo generale del mercato è stato simile a quello sperimentato durante la crisi finanziaria più di undici anni fa. Dicembre è stato un mese di ripresa positiva per l’azienda. Molti dei nostri clienti si aspettano soprattutto un secondo trimestre o una seconda metà del 2021 più forti. Questo è uno dei motivi per cui in dicembre sono state ordinate molte macchine. L’ampia gamma di rettificatrici cilindriche universali esterne, interne, di produzione e convenzionali continua ad essere un fattore decisivo per il successo di Studer. L’anno scorso, la nuova S33 lanciata nel 2019 è stata di gran lunga la rettificatrice cilindrica più venduta di Studer. Seguono le rettificatrici interne come la nuova S31 e la nuova favorit. Anche le vendite della rettificatrice esterna entry-level, la favoritCNC, si sono sviluppate molto positivamente. Complessivamente, nel 2020 abbiamo venduto le nostre rettificatrici in oltre 40 paesi”.
Quattro i modelli best seller
In attesa di conoscere quali saranno le novità di prodotto presentate in anteprima mondiale a ottobre, in occasione della EMO di Milano, Sandro Bottazzo ha riassunto le peculiarità dei quattro modelli best seller di Studer, cominciando dalla rettificatrice S31 (la cui immagine è stata rielaborata recentemente dall’artista svizzero Ata Bozaci per una campagna promozionale che strizza l’occhio al mondo dell’arte) e dalla rettificatrice S33. Oltre a svolgere operazioni di rettifica varie e complesse in modo preciso e affidabile, entrambe le macchine possono lavorare pezzi di piccole o grandi dimensioni con distanze tra le punte di 400, 650, 1.000 e 1.600 mm e altezza delle punte di 175 mm in lotti di produzione di pezzi singoli e piccole o grandi serie. Con un asse B ad alta risoluzione di 0,00005°, la testa portamandrino orientabile assicura un’efficiente rettifica esterna, interna e in piano con un unico serraggio. Anche la linea favorit ha una distanza tra le punte di 400, 650, 1.000 e 1.600 mm, trovando applicazione nella lavorazione di pezzi corti e di lunghe dimensioni. Si tratta di una rettificatrice cilindrica universale CNC destinata alla produzione di pezzi singoli e in serie con la possibilità di essere completamente automatizzabile. Infine la rettificatrice cilindrica universale favoritCNC è adatta alla produzione di pezzi di media dimensione, singoli o in serie. Dispone di una distanza tra le punte di 650 / 1.000 mm e di un’altezza delle punte di 175 mm. Lavora pezzi con un peso massimo di 80/120 kg.
Voce del verbo digitalizzare
La digitalizzazione è una tematica di assoluta attualità che sta molto a cuore anche a United Grinding Group, tanto da avere tracciato una roadmap comune che Studer sta attualmente implementando, passo dopo passo. “Oggi e per il futuro necessitiamo di un collegamento trasparente ma sicuro per potere trasferire le informazioni di processo in modo semplice su sistemi esterni”, ha commentato Daniel Huber, CTO di
Fritz Studer AG. “Tutte le macchine del Tech Center (luogo in cui si creano le innovazioni e si mettono alla prova le richieste specifiche dei clienti) sono collegate alle nostre applicazioni UNITED GRINDING Digital SolutionsTM via OPC-UA secondo lo standard Umati e dotate di sensori aggiuntivi”. Conclude Stephan Stoll, COO di Fritz Studer AG: “Utilizziamo tutte le tecnologie che offriamo ai nostri clienti anche nella nostra produzione interna. È questo, ad esempio, il caso delle United Grinding Digital SolutionsTM. Con il Production Monitor, è possibile visualizzare a colpo d’occhio in qualsiasi momento lo stato di funzionamento dei propri mezzi di produzione e di assemblaggio. Il sistema mostra ai clienti in tempo reale se e quali macchine sono in funzione e può visualizzare lo storico di produzione. Tale funzionalità è di particolare interesse e utilità per i capiofficina, ma anche per gli operatori di macchine automatiche. In questa applicazione possono essere integrate non solo le rettificatrici Studer e altre macchine di United Grinding Group, ma anche una vasta gamma di apparecchiature esterne di diversi produttori attraverso l’interfaccia Umati standardizzata. Il sistema consente inoltre di elaborare molteplici analisi dettagliate e rapporti di stato sulla stazione di lavoro, comprese informazioni sullo stato degli ordini, gli intervalli di manutenzione e le chiamate di servizio eventualmente necessarie”.