Alta qualità nel taglio dell’ottone
La toscana Bandinelli & Forni Metalli ha scelto di investire su una cesoia a ghigliottina X-Cut 2010 di Gasparini in modo da garantire tagli di precisione, preservando al tempo stesso la superficie e ottenendo pezzi perfetti senza deformazioni.
La ditta Bandinelli & Forni Metalli di Scandicci (Firenze) è in attività da più di 60 anni, arrivando a disporre di un magazzino di 2.000 t e generare un fatturato di 60 milioni di euro. L’azienda fornisce principalmente metalli non ferrosi (come alluminio, rame e ottone) all’importante distretto artigianale fiorentino. Questo settore richiede infatti prodotti di alta qualità, che vengono trasformati in accessori e complementi per la moda e il design. La società opera principalmente come commerciante e distributore, anche se la sua clientela sta aumentando la richiesta di servizi sul materiale. Da qui la spinta evolutiva a diventare anche fornitori di semilavorati.
Molti vincoli da soddisfare
I clienti di riferimento di Bandinelli & Forni Metalli chiedono grande cura nella qualità dei prodotti forniti, in particolare per quanto riguarda la precisione nel taglio e la perfezione dei pezzi tagliati. Le lavorazioni meccaniche necessitano di bordi tagliati con linearità, con spigoli vivi ortogonali e non deformati, ad esempio per garantire una presa sicura in fresatura. “Per fornire questi pezzi tagliati ci appoggiavamo ad un terzista, ma ciò comportava una perdita di competitività nei confronti dei nostri clienti. Vista la continuità di lavoro e i volumi in gioco, abbiamo deciso di “portare in casa” questa lavorazione. Tale scelta ci ha permesso inoltre di ridurre i tempi: abbiamo eliminato due spedizioni e non dobbiamo più dipendere dalle tempistiche del fornitore”, ha spiegato Paolo Bandinelli, CEO di Bandinelli & Forni Metalli. Non era facile però trovare un’alternativa. Il cliente aveva scartato il taglio laser a CO2 per l’incompatibilità con il materiale. Il taglio laser fibra era fattibile ma molto costoso, e il taglio ad acqua estremamente lento. Il taglio al plasma genera un’ampia zona termicamente alterata, che ossida il materiale e ne influenza il colore e le caratteristiche meccaniche. Restava solamente la cesoiatura. Bandinelli & Forni Metalli aveva però una serie di vincoli molto stretti, come tempi ciclo ridotti (l’operazione deve essere svolta velocemente), protezione della finitura superficiale (l’estetica del materiale non deve essere danneggiata con graffi o alterazioni del colore), ortogonalità del taglio (che deve essere quanto più possibile perpendicolare alla superficie per garantire una perfetta lavorazione). Oltre a ciò, si è dovuto tenere presente anche dell’esigenza di realizzare bordi non deformati: ciò significa che dopo il taglio, il pezzo viene messo in morsa per una successiva lavorazione di fresatura. Bordi eccessivamente stondati non consentono di bloccare con sicurezza il pezzo, quindi il pezzo deve avere spigoli vivi. Altro requisito da tenere in considerazione è l’assenza di bave, motivo per cui i bordi non perfetti possono risultare in un posizionamento irregolare e instabile e l’assenza di torsione (i pezzi devono essere perfettamente rettilinei e piatti per essere poi fresati con facilità e precisione).
Voce del verbo personalizzare
Tutti i requisiti sopra citati risultavano particolarmente difficili da soddisfare, in particolar modo in presenza di alcuni pezzi in lamiera di ottone di spessore di 10 mm e dimensioni 2.000 x 60 mm. Per questo motivo, Bandinelli & Forni Metalli si è rivolta a Gasparini per una nuova cesoia a ghigliottina personalizzata in grado di soddisfare le specifiche molto stringenti di cui sopra. La macchina è una X-Cut 2010, con guide Blade Pads con passo 200 mm capace di assicurare una rettilineità ottimale del pezzo. Sul banco, sul supporto centrale, e sulle due squadre laterali da 2.000 mm sono state installate le spazzole antigraffio e le sferette di trascinamento pneumatiche a scomparsa in teflon. Le squadre hanno anche delle speciali battute rimovibili. Il registro posteriore è sensorizzato per assicurare un corretto allineamento del pezzo ed avviare automaticamente il taglio. I sensori consentono due modalità di funzionamento. Nella prima, il taglio può avvenire solamente se il pezzo è nella posizione desiderata. Nella seconda, il ciclo di taglio viene automaticamente avviato non appena i sensori registrano che il pezzo è spinto contro il registro posteriore. Quest’ultimo è controllato dal CNC Gasparini tramite un pannello touch screen da 12” estremamente facile ed intuitivo. Il CNC inoltre include diverse funzioni, come un database materiali, un sistema di controllo della lunghezza di taglio, un angolo di taglio e la possibilità della regolazione interspazio lame. La macchina Gasparini è stata personalizzata anche con un pulsante per il controllo remoto in aggiunta alla pedaliera. Nel retro, è installato il supporto “Tilt and front” con abbassamento, scarico posteriore e Return to Sender. In questo modo, l’operatore può ricevere direttamente sul banco il pezzo tagliato, senza doversi spostare dalla postazione di lavoro. Il pezzo subisce anche meno urti e meno possibilità di graffi poiché si riduce al minimo la movimentazione non necessaria. Il Sistema Antitorsione garantisce una minore deformazione del materiale grazie ad una serie di cilindri che spingono la lamiera contro la lama superiore durante il taglio. Per proteggere la superficie, sia le teste dei cilindri antitorsione che i premilamiera continui sono rivestiti in teflon antigraffio. Per lo stesso motivo, la lama superiore è stata realizzata appositamente con uno smusso a 45° sul filo posteriore. Nella zona di taglio è previsto un misuratore laser, che tramite un sensore SICK controlla che lo spessore della lamiera sia quello previsto. In caso contrario, il CNC blocca il ciclo di taglio, oppure riconfigura i parametri di cesoiatura per adattarsi al nuovo materiale.
Un pacchetto software 4.0
Per consentire un maggiore controllo sulla gestione e trasmissione di dati produttivi, sulla cesoia a ghigliottina X-Cut 2010 è stato installato il Pacchetto Industria 4.0, che include una sensoristica avanzata per la rilevazione e correzione di derive di processo. Le specifiche tecniche sono state definite dalla software house di Gasparini in accordo con l’azienda cliente. “Siamo molto soddisfatti sia della macchina che della possibilità di svolgere internamente certe lavorazioni. Considerati gli ottimi risultati conseguiti, abbiamo già acquistato una troncatrice per il taglio delle barre, e a breve investiremo anche in una punzonatrice”, ha sottolineato Paolo Bandinelli. Gli investimenti nei macchinari rientrano in una più ampia strategia di espansione e consolidamento dell’azienda. Bandinelli & Forni Metalli ha infatti aperto una nuova filiale a Recanati (MC) e un’associata a Mogliano Veneto (TV). “Il settore dell’artigianato toscano si è ridotto, ma noi abbiamo deciso di non restare a guardare”, prosegue Paolo Bandinelli. “Abbiamo ampliato la nostra copertura sul territorio, per andare a servire le aziende nei distretti dove esse si trovano”. I progetti per il futuro si focalizzano sulla sede trevigiana: verranno potenziati i processi con l’assunzione di nuovo personale e l’aumento dell’automazione. Parallelamente verrà ampliata la rete vendita su tutto il territorio nazionale per renderla ancora più capillare. Conclude Paolo Bandinelli: “Grande importanza per noi riveste anche l’evoluzione tecnica del settore, che è tutt’altro che consolidato. Siamo sempre costantemente aggiornati sui nuovi tipi di leghe senza piombo e sui materiali ad alta riciclabilità, perché i nostri clienti non ci considerano dei semplici venditori di ottone. Per loro, puntiamo ad essere dei veri e propri tecnologi, dei consulenti in grado di suggerire il migliore materiale per ogni specifica applicazione”.