MECFOR: la fiera che mancava
Fervono i preparativi per la prima edizione di MECFOR, manifestazione b2b in programma dal 24 al 26 febbraio 2022 che aggrega tre saloni indipendenti e perfettamente in relazione tra loro: Subfornitura, Revamping e Tornitura. Cosa differenzia MECFOR rispetto alle altre fiere nel mondo della meccanica? A rispondere al quesito, tre aziende espositrici che spiegano perché MECFOR è un appuntamento da non perdere.
Con il nuovo anno, ripartono gli appuntamenti fieristici che (finalmente) sono tornati a essere in presenza sempre nel rispetto delle regole e in totale sicurezza. Nell’affollato calendario fieristico del prossimo anno, c’è però una nuova fiera che intende diversificarsi dalle altre per la sua formula innovativa. Si tratta di MECFOR, manifestazione b2b per l’industria manifatturiera nata dalla collaborazione tra Fiere di Parma e CEU-CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU in programma dal 24 al 26 febbraio 2022. Organizzata in joint venture tra i partner, obiettivo di MECFOR è quello di aggregare 3 sezioni corrispondenti ad altrettanti saloni indipendenti e perfettamente in relazione tra loro: Subfornitura, Revamping e Tornitura.
Davide Lugli, Direttore Generale della LAM: “In un momento di mercato come l’attuale, fondamentale è il confronto con altre aziende del settore per avere una percezione più realistica della situazione e capire verso quale direzione il settore sta andando e come sta affrontando questo momento di ripresa”. 
La logistica ha un ruolo strategico nel successo di una manifestazione e Parma risponde a questa esigenza. A sostenerlo è Massimo Telsi, Amministratore Unico di Rosa Service. 
“In un mercato in trasformazione – spiega Federico Baggio, Direttore Commerciale di Workmak – cerchiamo di mantenere tutti i canali aperti alle differenti occasioni di business, per poterci modellare in funzione della variazione del mercato. In questo ambito consideriamo il concept della nuova fiera MECFOR un’idea innovativa”.
Una sinergia costruttiva
Il salone della Subfornitura, storico salone di Fiere di Parma, sarà rilanciato all’interno del nuovo format tornando alla sua originale posizione di rilievo. Presenterà un’offerta completa – dalla meccanica alla plastica fino all’elettronica – e sarà dedicato agli operatori interessati ad acquisire prestazioni, esternalizzando parte della propria attività sia nei settori tradizionali che in quelli più innovativi. Il salone dedicato al Revamping mostrerà come le macchine utensili possano, se opportunamente retrofittate, avere una seconda vita, rispondendo così a nuove esigenze di una domanda differente rispetto a quella intercettata con la prima vendita (vendita del nuovo). Un principio interessante per l’utilizzatore che può trovare un’offerta più conveniente in termini economici senza derogare alla qualità, considerato l’alto livello dell’esposizione dei macchinari che saranno tutti rispondenti ai criteri previsti da Industria 4.0. D’altra parte il valore della proposta di questo salone è legato anche alla capacità di rispondere alle esigenze di produzione sostenibile declinata sia in senso economico che in senso sociale e ambientale, in linea con l’approccio dell’economia circolare che si sta facendo sempre più strada anche nel mondo dell’industria pesante. Il salone ospiterà dunque un’ampia scelta di macchine utensili “revampate” ad asportazione e deformazione tra cui macchine per taglio lamiera, taglio laser, presse, torni, centri di lavoro, robot e automazione industriale, fresatrici, alesatrici, filettatrici, macchine per la lavorazione del tubo e fili metallici. Il salone Turning sarà invece dedicato alla macchina utensile per eccellenza, il tornio, ovvero uno dei primi e più diffusi sistemi di produzione operanti nel comparto delle macchine ad asportazione truciolo. In questo specifico segmento, l’Italia vanta competenze eccezionali che sono espressione dell’ingegno della miriade di imprese, per lo più distribuite nel Nord Italia tra Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Triveneto. Tre sezioni dunque e due visioni industriali differenti e sinergiche: quella dell’industria manifatturiera da un lato e della lavorazione conto terzi dall’altro. Oltre alla formula innovativa, perché MECFOR è un appuntamento da non perdere? A rispondere a tale quesito tre aziende espositrici di MECFOR: LAM, Rosa Service e Workmak.
Subfornitura di qualità
Dopo il duro periodo della pandemia il mercato si è rivitalizzato, un buon indicatore che tutti sperano possa essere l’inizio di un andamento positivo e duraturo nel tempo per il nostro settore e per l’economia in generale. In questo contesto LAM, azienda presente sul mercato della meccanica di alta precisione da oltre 40 anni, punta sulla massima qualità del prodotto attraverso un’organizzazione efficace per dare un servizio completo e soddisfacente al cliente. Ha commentato Davide Lugli, Direttore Generale della LAM: “In un momento di mercato come l’attuale, fondamentale è il confronto con altre aziende del settore per avere una percezione più realistica della situazione e capire verso quale direzione il settore sta andando e come sta affrontando questo momento di ripresa. Chiaramente la fiera rimane un ottimo modo per creare nuove opportunità e nuovi contatti”. Nel panorama fieristico nazionale, MECFOR presenta un format che Cristina Cocino, ufficio commerciale di LAM, ritiene innovativo. “MECFOR è un appuntamento che può rappresentare lo specchio delle esigenze del mercato. Gli scenari sono in rapida e continua evoluzione, ma la presenza oggi di questa varietà espositiva risponde certamente a ciò che il mercato chiede e può essere una buona occasione per stimolare all’innovazione le aziende del nostro settore che devono stare al passo con i tempi per poter competere e affiancare gli altri settori direttamente collegati”.
Parma: snodo strategico
La logistica ha un ruolo strategico nel successo di una manifestazione e Parma risponde a questa esigenza. A sostenerlo è Massimo Telsi, Amministratore Unico di Rosa Service, che parlando di MECFOR evidenzia quanto il quartiere fieristico parmense sia strategico perché facilmente raggiungibile da diverse parti d’Italia. “A questo dobbiamo aggiungere che le prospettive di mercato sono positive e quindi partecipare a MECFOR ci permetterà di poter entrare in contatto, è questo il nostro auspicio, con nuovi potenziali clienti”. Rosa Service è specializzata in revisioni di rettificatrici per piani in particolare i modelli Rosa e Favretto. “A MECFOR – conclude Telsi – vorremmo far conoscere come vengono effettuate le revisioni nella nostra azienda appartenente ad un importante costruttore come Rosa Ermando”.
Un format innovativo
Un mercato in continua trasformazione è quello che caratterizza questo periodo storico, pur in presenza di un andamento positivo a livello richieste degli utilizzatori. Concetto ben chiaro in Workmak, specializzata nella revisione e commercio di macchine utensili da asportazione truciolo. “In un mercato in trasformazione – spiega Federico Baggio, Direttore Commerciale di Workmak – cerchiamo di mantenere tutti i canali aperti alle differenti occasioni di business, per poterci modellare in funzione della variazione del mercato. In questo ambito consideriamo il concept della nuova fiera MECFOR un’idea innovativa, poiché dedicata anche al settore della revisione e del revamping, nostro core business. Negli ultimi anni le fiere di settore erano poco orientate a mettere in luce le soluzioni che non riguardassero l’acquisto di asservimenti industriali differenti da quelli di nuova produzione. Pensiamo che MECFOR risponda perfettamente alle esigenze di un mercato che è orientato al revamping e alla revisione, poiché gli utilizzatori tendono a preservare e riqualificare i macchinari di loro proprietà”. MECFOR sarà l’occasione per Workmak di esporre diverse proposte, nello specifico macchinari totalmente revisionati, sia tradizionali che a CNC, mettendo in luce tutti i processi lavorativi eseguiti, al fine di dare un’idea chiara e puntale ai visitatori di cosa significa “revisione completa”.