Misure precise già dalla prima prova
Con i durometri semi-automatici serie RSD di Affri, destinati a eseguire prove di durezza Rockwell, Rockwell superficiale, Brinell e Vickers secondo le norme ASTM, ISO e JIS, è possibile effettuare misurazioni su tutti i metalli, ma anche su superfici sottoposte a trattamenti termici, temprati, nitrurati, cementati e riporti e su materie plastiche dure e morbide.
Durometri da banco, portatili o su misura. Questo è il core business di Affri, azienda del varesotto con quasi settant’anni di esperienza nella progettazione e produzione di misuratori di durezza; che siano Rockwell, Brinell, Vickers, per plastica o gomma, universali o su misura, tutti i durometri a marchio Affri sono calibrati secondo gli standard ISO, ASTM e in linea con gli standard internazionali. Il laboratorio Affri ha infatti ricevuto l’accreditamento ISO/IEC 17025-ILAC certificato da ANAB U.S.A. Oltre a un servizio di calibrazione diretta e indiretta sui propri durometri e su quelli di altri produttori di durometri Rockwell, Brinell, Vickers, Knoop, Shore, Affri svolge anche calibrazione su macchine per prove di trazione e compressione, estensimetri, torsiometri, macchine dinamometriche, calibri, microscopi e cronometri.
Per prove di durezza Rockwell, Rockwell superficiale, Brinell e Vickers
Della gamma di prodotti a marchio Affri una segnalazione particolare meritano i durometri automatici serie RSD destinati a effettuare prove di durezza Rockwell, Rockwell superficiale, Brinell e Vickers secondo le norme ASTM, ISO e JIS. RSD è una linea di durometri digitali ad azionamento manuale ma con ciclo di prova automatico in grado di assicurare misure di durezza Rockwell e Brinell HBWT sempre esatte. Le forze sono applicate tramite una cella di carico dinamometrica in modo da eliminare i problemi associati a durometri con sistema di misurazione a pesi morti. Questo tipo di sistemi sono adatti per lo svolgimento di prove rapide e ultra precise a costo molto contenuto rispetto ai durometri motorizzati utilizzando un box di comando per l’impostazione dei parametri di prova. Disponibile un’ampia memoria per l’archiviazione di dati e uno schermo LCD per la visualizzazione di risultati e statistiche. Con questo tipo di durometri è possibile svolgere prove di durezza su tutti i metalli (ferro, acciaio, acciaio temprato, ghisa, ottone, alluminio, rame e tutte le leghe metalliche), ma anche su superfici sottoposte a trattamenti termici, temprati, nitrurati, cementati e riporti e su materie plastiche dure e morbide.
Il pezzo viene seguito anche in caso di flessioni strutturali
Azionando la leva di start, la testa di misura scende sino a contatto con la superficie da esaminare, la blocca, esegue la misurazione e risale. Il tutto avviene senza interruzioni indicando un risultato sempre esatto in pochi secondi (un’esclusiva Affri). Le forze sono applicate tramite una cella di carico dinamometrica. Il carico viene applicato sempre con la massima precisione, eliminando problemi associati a durometri a pesi morti e garantendo stabilità nel tempo. L’escursione verticale dell’intera unità di misura, del penetratore e del pressapezzo è di 50 mm. Il durometro segue il pezzo anche nel caso di flessioni strutturali, grazie al sistema di autocompensazione. Con la serie RSD è possibile svolgere le prove in maniera semplice e veloce su pezzi di differente spessore senza dover agire sulla vite di alzo o sulla testa di misura. Grazie alla presenza di un sistema di autocompensazione, anche misurando campioni in condizioni di instabilità o in caso di flessioni strutturali, la testa non perde mai il contatto con la superficie e garantisce risultati precisi già dalla prima prova senza la necessità di ripeterne altre, offrendo misure assolute in ogni condizione e rapidamente. La corsa verticale della testa del durometro RSD permette di eseguire misurazioni su pezzi di grandi dimensioni (fino a 700 mm di corsa) con grande semplicità. L’avvicinarsi della testa al pezzo e non il contrario garantisce misurazioni più stabili e sicure, lasciando un ampio spazio di appoggio per pezzi con volume e massa fino a 2.000 kg.
Disponibile anche la versione portatile
Oltre alle prerogative sin qui descritte, RSD si trasforma in RSD MAG, una unità mobile portatile. La testa di misura si separa infatti dalla struttura e può essere utilizzata ovunque. La versione RSD MAG, ovvero un durometro portatile con base ad ancoraggio magnetico, non ha limiti di posizionamento ed è possibile misurare in qualsiasi direzione, anche capovolto. L’ancoraggio è universale su ogni tipo di superficie, sia piana che curva, con un autoallineamento del penetratore all’asse di misura. Con questo durometro è possibile effettuare prove di durezza Rockwell, Rockwell superficiale e Brinell secondo le norme ISO 6508 / ASTM E-18 e ISO 6506 / ASTM E-10. Grazie a una base ad ancoraggio magnetico è possibile anche effettuare prove direttamente in reparto di produzione. L’azionamento è di tipo manuale per ottimizzare la semplicità e trasportabilità con ciclo di prova automatico e lettura diretta, sviluppato per massimizzare l’accuratezza della misura e minimizzare il margine di errore.