MCM: 45 anni di attività sotto il segno delle macchine e dell’automazione
Circa 300 sono stati i partecipanti agli aperitivi tecnologici APERO’CLOCK organizzati nel rinnovato stabilimento produttivo di Roveleto di Cadeo (PC) di MCM. Tra le soluzioni esposte un centro di lavoro Clock 1200 EVO Multitasking che l’azienda piacentina presenta anche a EMO Hannover. In questo articolo Stefano Tirelli, Area Sales Manager di MCM, parla dell’andamento del mercato, delle prospettive di crescita e delle aspettative dell’azienda per la kermesse di settembre.
di Laura Alberelli
Tanti auguri a MCM – Machining Centres Manufacturing, che proprio quest’anno festeggia un’importante ricorrenza, ovvero i suoi primi 45° anni di attività. L’azienda (nota a livello nazionale e internazionale per la progettazione e realizzazione di centri di lavoro, sistemi flessibili di produzione e soluzioni customizzate per l’integrazione multiprocesso) è nata in Val Nure, dove ha inteso rimanere nel corso di tutti questi anni. Nel tempo, la struttura si è però evoluta sino all’attuale set-up che la vede collocata su due unità produttive: una nella sede storica di Borgo di Sotto, Vigolzone (PC) e una nel rinnovato stabilimento di Roveleto di Cadeo (PC). È nello stabilimento di Roveleto, che dista solo 5 km dall’uscita di Fiorenzuola | autostrada A1, che l’azienda ha strategicamente deciso di ampliare la sua superficie produttiva, dedicando questo spazio principalmente all’assemblaggio dei centri di lavoro orizzontali CLOCK EVO e TANK EVO. Proprio nella sede di Roveleto, a fine maggio e nei primi giorni di giugno, MCM ha organizzato gli aperitivi tecnologici APERO’CLOCK. Obiettivo del duplice evento è stato quindi mostrare ai clienti nuovi, consolidati o potenziali, esempi concreti di soluzioni integrate oltre a fornire una panoramica delle più avanzate tecnologie disponibili per il settore dell’asportazione truciolo e dell’automazione a esso connessa.
Circa 300 sono state le presenze agli APERO’CLOCK (tra cui una delegazione POLIMI della sede di Milano formata da studenti di Ingegneria Meccanica, una delegazione POLIMI della sede di Piacenza e una rappresentanza di Confindustria Piacenza), che ha visto la partecipazione anche di diversi partner dell’azienda piacentina come FANUC, Gerardi, Haimer, Mapal, Renishaw, Sandvik, Schunk, Siemens, Tecnopolo di Piacenza e il laboratorio MUSP di cui MCM è socio.
Flessibilità e produttività
Oltre alla possibilità di visitare lo stabilimento di Roveleto di Cadeo in corso di rinnovamento, APERO’CLOCK ha rappresentato l’occasione ideale per scoprire da vicino la gamma Clock EVO (in particolare, Clock 1200 EVO Multitasking in mostra anche durante EMO Hannover e di cui parleremo nei prossimi paragrafi), Tank 1000 EVO e i sistemi di automazione MIA (MCM Intelligent Automation), da sempre all’avanguardia nella gestione flessibile della produttività.
Disponibile nelle versioni a 4 e 5 assi, il centro TANK 1000 EVO è configurabile anche per lavorazioni multitasking come tornitura e rettifica. Concepito per garantire un minor peso, una maggiore dinamica e consumi energetici ridotti, la struttura del centro si compone di basamento, montante asse X e colonna asse Y. Il posizionamento su un doppio livello delle guide dell’asse X è sinonimo di elevata rigidità e resistenza alla spinta in caso di lavorazioni pesanti. La macchina è stata progettata per garantire massima rigidità durante la lavorazione movimentando componenti calcolati con il metodo FEM al fine di ridurne le masse alla “giusta misura”. Allo stesso tempo è stata registrata una migliore dinamica riducendo in maniera importante i consumi energetici. Per ottimizzare tutte le operazioni, è prevista una doppia motorizzazione integrata nella struttura della testa tiltante. Elevate prestazioni dinamiche sono garantite anche in presenza di lavorazioni gravose grazie alla motorizzazione gantry sull’asse Y. La tavola girevole con motore torque è dotata di un asse “B” continuo e di una funzione di tornitura capace di raggiungere una velocità di 500 giri/min. Di serie, sono disponibili elettromandrini ad alte prestazioni che assicurano una precisione di lavorazione costante nel tempo. Su richiesta, è invece prevista una testa universale come asse C con elettromandrino ad alte prestazioni per ottimizzare le lavorazioni di fresatura e tornitura. Da un punto di vista degli assi, le corse X, Y e Z sono rispettivamente 1.200, 1.000 e 1.100 mm, sia in caso di lavorazioni a cinque assi sia di lavorazioni multitasking. Il mandrino è in grado di raggiungere un regime massimo di rotazione pari a 18.000 giri/min (attacco HSK-A/ISO in caso di lavorazioni a cinque assi o HSK-T /CAPTO in caso di lavorazioni multitasking). Il mandrino è azionato da un motore con potenza 93 kW.
La macchina è asservita da un magazzino utensili capace di ospitare 80 utensili con un peso massimo di 25 kg ciascuno. In base alle esigenze, la capienza del magazzino può però essere ampliata per ospitare oltre 500 utensili. TANK 1000 EVO si presenta con una dotazione digitale completa, con piattaforme software per la supervisione, la diagnostica e la manutenzione predittiva. jFMX e jFRX, sviluppati e implementati da MCM, sono in grado di garantire grande flessibilità ed efficienza produttiva.
Oltre alle macchine, durante gli APERO’CLOCK grande attenzione è stata riscossa anche dai sistemi di automazione MIA (acronimo di MCM Intelligent Automation), destinati a ottimizzare le prestazioni dei sistemi FMC e FMS di MCM. L’automazione MIA può essere declinata in varie configurazioni.
MIA LP, ovvero Linear Pallet, è l’FMS migliorato non solo dal punto di vista estetico ma anche ergonomico con la possibilità di inserire stazioni di carico/scarico roto-basculanti. Il Multipallet classico diventa invece MIA MP seguito, come il precedente, dall’indicazione del numero di pallet che è in grado di gestire.
I sistemi che integrano la manipolazione robotica rientrano invece nella terza e ultima declinazione, ovvero MIA Robot.
Un moderno sistema d’automazione, come quello proposto da MCM, permette di gestire volumi produttivi importanti anche se composti da un insieme di lotti medio-piccoli, diventati ormai la quotidianità nei mercati odierni. Accorpati come un unico volume, consentono uno dei più alti indici d’occupazione ore, sinonimo di una maggiore competitività e profittabilità per l’utilizzatore finale.
Durante gli APERO’CLOCK, i visitatori hanno potuto interagire con gli esperti informatici di MCE, la divisione software di MCM dedicata ai sistemi evoluti di supervisione e manutenzione predittiva degli impianti.
Settore aeronautico: pronto a ripartire
Oltre a organizzare eventi come APERO’CLOCK concepiti con l’intento di coinvolgere prevalentemente le aziende del territorio, da sempre MCM è presente a manifestazioni espositive dal respiro internazionale: dopo il CIMT a Beijing, svoltasi ad aprile, e Lamiera dello scorso maggio, l’azienda ha preso parte a SIAE 2023, salone internazionale dedicato all’aeronautica e allo spazio che si è svolto a fine giugno a Paris-Le Bourget, in Francia. “La fiera in Francia ha rappresentato lo specchio di un settore, quello aeronautico, in forte ripresa, sia per quanto riguarda l’aeronautica civile che militare”, ha commentato Stefano Tirelli, Area Sales Manager di MCM.
“SIAE 2023 è stata un’edizione di successo: oltre a essere molto visitata, dopo 4 anni di fermo dovuto alla pandemia, MCM ha potuto ospitare sul proprio stand numerosi visitatori provenienti da aziende di tutto il mondo con interessanti e concreti progetti.
Storicamente, per MCM il settore aeronautico è sempre stato il mercato di riferimento (circa il 75% della nostra produzione era indirizzata a questo specifico mercato di sbocco). A causa del Covid, però, l’aerospaziale ha subito una forte contrazione, che negli ultimi anni ci ha portato a rivedere le nostre politiche commerciali e a potenziare la nostra presenza su mercati più “tradizionali” come la meccanica generale. Negli ultimi due anni, abbiamo quindi proposto un restyling delle linee Clock EVO e Tank EVO, sviluppando così macchine di taglia medio-piccola che hanno riscontrato un grandissimo successo.
Se in questa prima parte dell’anno il mercato è stabile, da ciò che abbiamo potuto vedere e sentire al SIAE, c’è grande fermento e proprio il settore dell’aeronautica sta ripartendo in maniera importante”, afferma Tirelli.
di automazione MIA.
Ottime prospettive per EMO Hannover
Dopo il successo di SIAE, quali sono le aspettative con cui MCM si presenta a EMO Hannover? Risponde Tirelli: “Penso che questa edizione della EMO confermerà il trend di ripresa in vari settori, aeronautico e non solo, per cui le aspettative sono molto alte. La EMO resta la nostra fiera di riferimento, una grande vetrina dedicata alla macchina utensile dove presenteremo il modello Clock 1200 EVO Multitasking, centro a 5 assi con tavola tilting multitasking dotato di multipallet MP9 MIA MP (MCM Intelligent Automation) e con controllo numerico SIEMENS Sinumerik ONE. Come ho detto in precedenza, il restyling della linea Clock EVO, in atto dal 2020, è stato pensato con l’obiettivo di rispondere alle esigenze dei diversi settori applicativi. Il percorso di rinnovamento della gamma pone anche l’accento sulla vocazione alla R&D che, da sempre, è il tratto distintivo della nostra azienda, grazie alla virtuosa sinergia tra il know-how MCM e le collaborazioni con Università ed enti di ricerca”.
Come ha sottolineato Stefano Tirelli, questa serie di macchine è stata riprogettata sia nel layout che nella parte strutturale. L’ingombro a terra delle Clock EVO è stato ridotto di circa il 25% rispetto al passato con una conseguente ottimizzazione degli spazi occupati all’interno dello stabilimento.
Gli interventi sulla struttura della macchina sono stati orientati al miglioramento della sua ergonomia e della sicurezza, ma anche alla fruibilità e accessibilità per le operazioni di manutenzione. Sulla parte frontale della macchina sono stati spostati tutti i contatti dell’operatore insieme alla parte meccanica. Le macchine sono dotate di schermi touch industriali che offrono la protezione necessaria nel tipico ambiente di lavorazione di una macchina utensile e la facilità di selezione delle funzioni con un “tap”. La stazione di input del supervisore è stata posizionata vicina alla zona di carico/scarico per poter offrire maggiore semplicità di comando e migliore ergonomia all’operatore, riducendone al minimo gli spostamenti.
Ecosostenibilità e risparmio energetico
Molti sono stati i miglioramenti introdotti da MCM in modo da ridurre l’impatto ambientale delle macchine su tre fronti diversi: utilizzo, produzione e smaltimento. È stato, ad esempio, ridotto sensibilmente il consumo di olio lubrificante, è stata ridotta del 10% la lunghezza di tubi refrigeranti e del 25% la lunghezza dei cavi elettrici. L’impiego di minori materiali non solo comporta costi inferiori ma anche una semplificazione nelle operazioni di manutenzione. La riduzione della lunghezza complessiva dell’impianto idraulico permette di garantire meno guasti e minori perdite di carico. L’impianto elettrico semplificato comporta una minore generazione di calore e incide positivamente sull’incremento della durata della macchina con una conseguente diminuzione dei consumi, ma anche dei rifiuti legati alla componentistica. Da tempo, le macchine MCM impiegano la rigenerazione delle correnti di frenatura. Tutti i motori degli asservimenti elettrici e delle pompe sono conformi alle più recenti norme IEC, garantendo un abbattimento dei consumi e una durata più che duplicata.
Soluzioni modulari
Clock 1200 EVO può essere fornita con 4 o 5 assi e in versione Multitasking. Nasce come twin pallet, potendo però essere ampliata tramite l’adozione di un sistema multi-pallet che arriva a un massimo di 17 pallet fino alla possibilità di evolversi in un vero e proprio sistema FMS (Flexible Manufacturing Systems) più complesso.
Questa modularità che caratterizza le Clock EVO garantisce quella flessibilità che chiedono le aziende per poter saturare le macchine e sfruttarne al massimo la produttività combinando più lotti di volume ridotto. Per rispondere a questa esigenza, infatti, serve disporre a bordo macchina non solo di tutta la varietà di attrezzature necessarie ma anche di tutti gli utensili richiesti per lavorare i vari pezzi. MCM è tra le poche aziende a costruire macchine destre e sinistre, potendo così venire accoppiate e servite da un unico magazzino utensili mirrored. All’interno delle linee FMS, dove sono installate molteplici celle di questo tipo, il sistema supertool MCM consente di spostare tutti gli utensili da una cella a un’altra, o da una tool room centrale a un’isola produttiva. In questo modo, la flessibilità aumenta in maniera importante e viene garantita la continuità produttiva anche in caso di un fermo macchina su una linea grazie al sistema che, in automatico, sposta tutte le risorse di taglio su un’altra macchina disponibile.
Digitalizzazione e controllo del processo
La digitalizzazione è un aspetto su cui MCM ha sempre puntato, sviluppando e implementando il software di supervisore jFMX – prodotto da MCE, divisione informatica di MCM, fin dal 1986. Durante il restyling di Clock EVO, jFMX è stato arricchito con le funzioni di diagnostica e manutenzione predittiva della piattaforma jFRX, sviluppata in stretta collaborazione con il Politecnico di Milano, che provvede non solo alla raccolta dei dati provenienti dai sensori integrati nelle macchine MCM, ma anche alla loro elaborazione. Grazie ad analisi statistiche, il software è in grado di prevedere eventuali anomalie, derive e decadimenti meccanici dei componenti, prima che questi impattino sulle lavorazioni.
Nel segno della digitalizzazione sono diversi i nuovi progetti su cui la R&D MCM si sta concentrando. Uno di questi, ad esempio, riguarda gli aspetti legati alla cybersecurity e alla protezione dei dati. Un altro progetto interessa la gestione dei consumi con l’obiettivo di proporre sistemi che variano la velocità produttiva e, quindi, l’assorbimento di risorse disponibili in macchina, in funzione delle esigenze di utilizzo.
Automazione, integrazione di più tecnologie e service a 360°
In conclusione, abbiamo chiesto a Stefano Tirelli che tipo di aziende utilizzano principalmente i centri MCM e quali sono le tre caratteristiche che più identificano le macchine del costruttore piacentino. “Molte delle aziende con cui collaboriamo operano nel campo della subfornitura. Il mondo aeronautico ha bisogno di certificazioni, per cui in questo caso i contoterzisti sono aziende ben strutturate e di un certo prestigio. Ne abbiamo diverse in tutta Europa, in particolare in Francia, Germania, Spagna e nella Repubblica Ceca. Collaboriamo però anche con tanti contoterzisti della meccanica generale, che abbraccia un mondo piuttosto ampio di applicazioni.
Chi sceglie MCM lo fa perché ha bisogno di una macchina in grado di ridurre le tempistiche di lavoro ma anche per l’offerta di automazione, da sempre nel DNA dell’azienda e mai come in questi anni in grado di sopperire alla carenza di figure tecniche. Non è più solo una questione di costi, ma anche di carenza di risorse qualificate. Con un sistema multipallet o con un sistema FMS, le macchine possono essere gestite da un numero inferiore di operatori ottimizzando al tempo stesso la produttività.
Se dovessi riassumere in tre punti quali sono i benefit principali nella scelta delle soluzioni MCM direi, in primis, proprio l’automazione. Quasi il 90% dei nostri centri viene infatti equipaggiato e fornito con sistemi di automazione, che possono essere FMS oppure multipallet con possibilità di integrazione nella linea anche di macchine destinate, ad esempio, a tecnologie ausiliarie, macchine di misura, robot o sistemi di stoccaggio. Un ulteriore aspetto degno di nota e che ci contraddistingue dagli altri costruttori di macchine è che l’automazione è realizzata da MCM e non da terzi, motivo per cui i nostri clienti hanno un unico referente.
Il secondo punto particolarmente premiante è la nostra capacità di saper integrare diverse tecnologie in un unico sistema: siamo partiti da centri di lavoro destinati alla fresatura per poi evolverci verso sistemi più complessi e in grado di integrare diverse funzioni come la tornitura o processi come la rettifica o il power skiving.
Terzo e ultimo aspetto per cui le aziende si rivolgono con fiducia a MCM è il tipo di supporto che riusciamo a garantire a tutti i nostri clienti, che va oltre il classico service. Non siamo solo fornitori di macchine, ma partner tecnologici oltre che consulenti in grado di supportare le aziende a 360°. Nelle realtà più grandi e strutturate è difficile trovare questo tipo di servizio, mentre in MCM riusciamo ancora a garantire un rapporto collaborativo e umano che rappresenta un valore aggiunto per il cliente”.