Marcatura a micropunti: la precisione non ha più confini

A seconda del tipo di particolare da marcare si può optare per una marcatura portatile, ovvero eseguita a una certa distanza rispetto al controller e all’isola di produzione. In altre occasioni, si renderà invece necessaria una marcatura in loco. In entrambi i casi, la marcatura dovrà essere sempre precisa ed efficace come quella assicurata dalle macchine a micropunti serie CONNECT di Somaut.

di Laura Alberelli

La marcatura a micropunti, che adotta cioè la tecnologia a micropercussione, viene utilizzata per marcare un’ampia gamma di materiali (metalli, ma anche plastica e vetro) e nelle applicazioni più diverse laddove sia richiesta una precisione elevata necessaria per esempio per realizzare numeri seriali, codici a barre, loghi e testi.
Ogni marcatura ha una sua gestione: a seconda delle caratteristiche del pezzo da marcare, si può optare per una marcatura portatile ovvero eseguita a una certa distanza rispetto al controller e all’isola di produzione. In altre occasioni, si renderà invece necessaria una marcatura in loco. In entrambi i casi, la marcatura dovrà essere sempre precisa ed efficace come quella assicurata dalle macchine a micropunti serie CONNECT di Somaut.
La CONNECT series di Somaut comprende due configurazioni: Easy e Combo.
Easy è la versione portatile (leggera e compatta) che può lavorare fino a una distanza massima di 10 metri dal suo controller. Nonostante le dimensioni ridotte, il modello Easy mantiene sempre un’alta qualità di marcatura e offre funzionalità avanzate come un’interfaccia utente intuitiva e opzioni di connettività che facilitano l’integrazione con sistemi di produzione e gestione dei dati.
Combo rappresenta invece la versione più completa della serie CONNECT e aggiunge alla versione Easy una colonna per il montaggio della testa di marcatura e avere quindi una postazione di marcatura da banco. Se la testa è montata sulla colonna, è possibile marcare pezzi di piccole dimensioni in modalità da banco, mentre rimuovendo la testa dalla colonna si ottiene la versione portatile per la marcatura di pezzi di grandi dimensioni.

Piccola, portatile, precisa

La serie CONNECT è stata esposta da Somaut in occasione di 34.BI-MU. Visitando lo stand dell’azienda, abbiamo incontrato Carlo Savi, che ci ha spiegato le caratteristiche tecniche principali dei due modelli che compongono la serie. “Innanzitutto, entrambe le macchine a micropunti CONNECT series garantiscono una marcatura precisa e versatile. Su questi modelli viene utilizzato un utensile che, impattando con il materiale, crea piccoli punti sulla superficie. La sequenza di punti che si genera crea il testo, mentre l’utilizzo della tecnologia IDI garantisce una marcatura leggibile e con profondità costante anche su materiali di forma irregolare.
Con le marcatrici CONNECT è possibile marcare plastica, alluminio, acciaio e altri metalli fino a una durezza di 63 HRc. Nello specifico, la marcatura avviene grazie a una punta in carburo di tungsteno che va a impattare sul materiale formando un punto. La serie di punti che si va a creare andrà quindi a formare la scritta, il codice, il logo o il codice a barre che si deve marcare sul pezzo.
La versione più piccola e portatile della serie è la Easy, in grado di lavorare fino a 10 metri di distanza rispetto al suo controller. Con una marcatrice Easy si possono marcare loghi, Datamatrix, QR Code e scritte su pezzi destinati alle più diverse applicazioni. Due sono le aree di marcatura: 60×30 mm e 120×60 mm. Il controller ha tre porte USB a cui si può collegare un lettore di codice / Datamatrix per leggere il codice a barre e inserirne il contenuto in un programma di marcatura.
Controller e macchina lavorano con un Wifi proprietario (non è quindi necessario usare il Wifi aziendale). Il controller ha un touchscreen da 10 pollici da cui si possono selezionare tutti i programmi, salvarli, ripeterli, inserire numeri di serie e quant’altro. È possibile anche collegare, tramite USB, una tastiera in modo da facilitare le operazioni di editazione dei programmi o dei vari testi. Da un punto di vista della batteria, Easy ha un’autonomia di 6-8 ore. La ricarica della batteria avviene in circa un’ora e mezza/un’ora e quaranta, ma è comunque possibile lavorare mentre la batteria è sotto carica”
.

Marcare pezzi con altezze da 88 mm fino a 399 mm

Il secondo modello della serie CONNECT è la Combo, come ci spiega Carlo Savi. “La macchina ha lo stesso concetto di Easy che viene applicato anche alla Combo dove si utilizza sempre una testa di marcatura. In questo caso, l’area di marcatura è quella più ampia ovvero 120×60 mm. Con la Combo è possibile marcare targhette, pezzi piccoli e pezzi con altezze più ampie (si va da un’altezza minima di 88 mm fino a un massimo di 399 mm). Se i pezzi hanno un’altezza superiore a 399 mm, è possibile staccare la testa dalla base e montare il riscontro, in modo da ritornare a essere una macchina Easy a tutti gli effetti. L’unica differenza è che fisicamente ho base e colonna fermi in postazione e il vincolo dei 10 metri di cui parlavo in precedenza. Volendo, però, si può usare l’opzione Power Bank con cui alimentare il controller. In quel caso, potrei munirmi di un carrellino e “portare in giro” per l’azienda la macchina che diventa così completamente portatile.
Nella versione Combo è possibile montare un asse rotante, ovvero un terzo asse, per la marcatura di pezzi tondi. Le macchine della serie CONNECT di Somaut rappresentano quindi una risposta a 360° per la marcatura di pezzi meccanici”.

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